Nuova Riveduta:

1Corinzi 15:57

ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.

C.E.I.:

1Corinzi 15:57

Siano rese grazie a Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!

Nuova Diodati:

1Corinzi 15:57

Ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo.

Riveduta 2020:

1Corinzi 15:57

ma ringraziato sia Dio che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.

La Parola è Vita:

1Corinzi 15:57

Quanto dobbiamo ringraziare Dio per tutto questo! È lui che ci dà la vittoria per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.

La Parola è Vita
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Riveduta:

1Corinzi 15:57

ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo.

Ricciotti:

1Corinzi 15:57

grazie sian rese a Dio che diè a noi la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo.

Tintori:

1Corinzi 15:57

Ma grazie a Dio, il quale ci ha data la vittoria mediante il Signor nostro Gesù Cristo.

Martini:

1Corinzi 15:57

Ma grazie a Dio, il quale c'ha dato vittoria per Gesù Cristo Signor nostro.

Diodati:

1Corinzi 15:57

Ma ringraziato sia Iddio, il qual ci dà la vittoria per lo Signor nostro Gesù Cristo.

Commentario abbreviato:

1Corinzi 15:57

51 Versetti 51-58

Tutti i santi non sarebbero morti, ma tutti sarebbero stati cambiati. Nel Vangelo, molte verità, prima nascoste nel mistero, vengono rese note. La morte non apparirà mai nelle regioni in cui nostro Signore porterà i suoi santi risorti. Cerchiamo quindi la piena certezza della fede e della speranza, affinché nel mezzo del dolore e nella prospettiva della morte possiamo pensare con calma agli orrori della tomba, certi che i nostri corpi dormiranno lì e nel frattempo le nostre anime saranno presenti con il Redentore. Il peccato conferisce alla morte tutto il suo potere offensivo. Il pungiglione della morte è il peccato; ma Cristo, morendo, ha tolto questo pungiglione; ha espiato il peccato, ne ha ottenuto la remissione. La forza del peccato è la legge. Nessuno può rispondere alle sue richieste, sopportare la sua maledizione o eliminare le proprie trasgressioni. Da qui il terrore e l'angoscia. Per questo la morte è terribile per gli increduli e gli impenitenti. La morte può cogliere un credente, ma non può tenerlo in suo potere. Quante sorgenti di gioia per i santi e di ringraziamento a Dio sono aperte dalla morte e dalla risurrezione, dalle sofferenze e dalle conquiste del Redentore! Nel versetto 1Cor 15:58 abbiamo un'esortazione affinché i credenti siano fermi, saldi nella fede del Vangelo che l'apostolo ha predicato ed essi hanno ricevuto. Inoltre, di essere inamovibili nella speranza e nell'attesa di questo grande privilegio, di essere risuscitati incorruttibili e immortali. E di abbondare nell'opera del Signore, facendo sempre il servizio del Signore e obbedendo ai suoi comandi. Che Cristo ci dia la fede e accresca la nostra fede, affinché possiamo essere non solo salvi, ma anche gioiosi e trionfanti.

Riferimenti incrociati:

1Corinzi 15:57

At 27:35; Rom 7:25; 2Co 1:11; 2:14; 9:15; Ef 5:20
1Co 15:51; 2Re 5:1; 1Cron 22:11; Sal 98:1; Prov 21:31; Giov 16:33; Rom 8:37; 1G 5:4,5; Ap 12:11; 15:2,3

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